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Specialista Parodontologo

Specialista Parodontologo

Soffro di parodontite diagnosticatami circa 8 anni fa

Buongiorno a tutti. Soffro di parodontite diagnosticatami circa 8 anni fa. Eseguo un’ottima igiene orale domiciliare, ma da allora ho già perso i sesti perché, mi è stato detto, è una malattia progressiva.

Dopo il secondo impianto, messo circa 3 mesi fa, il settimo accanto al primo impianto ha cominciato a dare segni di cedimento come gli altri, dolore alla masticazione, ecc., quindi visita dal dentista, antibiotico. Alla visita di controllo, constatando la presenza di una tasca parodontale di 12 mm, il consiglio è stato quello di toglierla per evitare inutili e dannose infezioni.  

Premetto che il mio attuale dentista mi segue da settembre dell'anno scorso e che il dentista precedente l'ho abbandonato perché non mi ha seguito come va seguita una malattia parodontale, con pulizie profonde e periodiche costanti, nemmeno mi misurava più la profondità delle tasche parodontali!

Dopo questa lunga premessa, la mia domanda verte sul fatto se sia davvero necessario togliere il dente o si può optare per una pulizia profonda in anestesia, ripulire la tasca, disinfettare e cercare di tenerlo il più possibile o se il fatto che anche l'osso mandibolare si sia assottigliato implichi in ogni caso l'estrazione.

Ho sentito anche parlare di una nuova tecnica di innesto di biomateriale di sostituzione ossea, eseguibile proprio nei casi di parodontite, per ri-ancorare il dente all'osso, con conseguente ricrescita della gengiva ed eliminazione delle tasche parodontali.

Vi ringrazio per l'attenzione ed invio i miei più cordiali saluti.

Risponde Dentisti-Italia

Solitamente è bene non inserire degli impianti in titanio, in presenza di una malattia parodontale. Il più delle volte si preferisce prima curare l’infiammazione di tutto il parodonto e poi intervenire diversamente, a livello implantologico. Anche perché c’è la possibilità che dopo l’intervento possano esserci delle piccole complicazioni (perimplantiti), che andrebbero solo ad aggravare tutta la situazione di partenza.

Il consiglio, quindi, è sempre quello di fare un passo alla volta, in modo da andare avanti in maniera sicura e definitiva, senza dover ritornare sempre sullo stesso problema.

In questi casi è bene affidarsi ad un bravo parodontologo in grado di diagnosticare l’infiammazione e pianificare un adeguato trattamento. Solo una volta arrestata e curata definitivamente la piorrea è possibile passare alla fase dell’intervento implantologico.

Determinante è non farsi prendere dall’ansia, ma cercare un professionista del settore. La soluzione c’è!

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